Post by jacquesPost by dragoverdePost by gio_46Vorrei sapere quali sono i casi in cui si può mettere la virgola davanti
al verbo e alla "e".
Grazie
Giovanni
Mah, io la metterei quelle volte che la virgola chiude un inciso.
Es. 1: La virgola, a volte, è un'alternativa alla parentesi.
Es. 2: Nella frase ho messo una virgola, anche se non serviva, e mi pare
che suoni meglio.
Giustissiomo. Con il verbo, non è difficile, basta elencare un susseguirsi
di azioni : egli batte, ribatte, s'infuria, dubita, riflette, alla fine
abbandona; qui l'autore avverte l'opportunità di una breve pausa tra i
verbi.
Ciao,
Jacques
Ringrazio per le risposte; però, per la domanda sulla virgola davanti al
verbo, mi riferivo non all'eventualità di un susseguirsi di verbi ma al caso
di un verbo solo. E' una regola da rispettare, che ammette delle eccezioni,
oppure non esiste?
Tanto per fare un esempio, adesso in un libro che sto leggendo trovo questa
frase: < Antibonapartista convinto, potremmo dire che Guillon conoscesse fin
troppo il proprio nemico: già nello stile, nei riferimenti, nel carattere,
il falso commento sapeva tracciare un ritratto di Napoleone - pur nella
truffa - inquietantemente veritiero, riprendendo i suoi tic, le pose, la
psicologia lungo i diversi momenti storici e stravolgendoli o esplicitandoli
di poco per metterli, con intelligenza, al servizio della sua causa da
falsario.>
Per cui sarebbe interessante stabilire se nell'"antibonapartista convinto,
potremmo dire che" il "convinto" essendo un aggettivo e non un verbo può
permettere l'inserimento della virgola prima del verbo "potremmo".
Grazie ancora
Giovanni