Post by KarlaMi correggo: in italiano la doppia negazione talvolta nega.
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Ciao:-)
non per far polemiche ma solo per capire meglio ho cercato su internet e
ho trovato alcuni esempi, questo tra tutti:
un tale scrive a questo indirizzo, cioè a una rubrica del corriere e chiede:
"Probabilmente è una questione che vi hanno già sottoposto, tuttavia, se
volete rispondermi, vi chiedo: è corretto dire "non è successo niente",
"non dirlo a nessuno" e così via... Se non sono corrette queste
espressioni, quali altri "tipi" di frasi possono essere utilizzate?"
segue la risposta di Flavio Fumagalli:
"Una vecchia regola sostiene che la doppia negazione afferma, quindi in
teoria se io dico che "non è successo niente" dovrei far intendere che
in realtà qualcosa è successo. Tuttavia l'uso, che fa da padrone in
questione di lingua, ha cancellato questa vecchia regola e in casi come
quelli da lei citati la prima negazione ("non") rafforza la seconda
("niente" o "nessuno"). Se vuole usare espressioni più corrette dica:
"E' successo niente", "non dirlo ad alcuno".
Ora, dalla mia modesta posizione di straniera mi pare di capire che chi
risponde può forse aver fatto studi classici ma...
proporre di dire: "E' successo niente" mi sembra una follia che credo
possa essere accettata solo perché scritta da un articolista...su una
rubrica dove si deve spesso sintetizzare...
infatti, "niente", "nulla", sono sinonimi
pertanto se io al posto di "niente" metto "nulla" in quella frase ecco
cosa ne risulta: "E' successo nulla"
a parte che ciò è bruttissimo anche per l'orecchio, dire ""è successo
niente" o "è successo nulla" è come dire che il "niente" E' e il "nulla" E'
credo che parmenide non sarebbe troppo d'accordo....
eppure si studia anche al classico (parmenide)
a me pare che su questo argomento ci sia una gran confusione poiché si
confondono i piani, o il metalinguaggio sotteso
in altre parole, una cosa è dire, come negli esempi sopra riportati,
"non è successo niente" o "non dirlo a nessuno" dove appunto il valore
negativo del "non" "rafforza", cioè "aumenta" e "sottolinea" il valore
negativo dell'enunciato, altra cosa è utilizzare la negazione vera e
propria due volte all'interno della stessa frase
infatti, se io dico, rispondendo alla domanda: "hai mangiato?"
"no, non ho mangiato" intendo dire: "non ho mangiato"
è una forma retorica utile e a mio giudizio anche "necessaria" perché,
altrimenti, dividendo la risposta in due parti, suonerebbe male.
infatti dire: "no, non ho mangiato" equivale a una "doppia risposta"
domanda: "hai mangiato?"
risposta n.1: "no"
risposta n.2: "non ho mangiato"
per comprendere meglio proviamo a fare diversamente:
domanda: "hai mangiato?"
primo caso: "sì, non ho mangiato"
secondo caso: "no, sì ho mangiato"
a me pare inequivocabile che gli ultimi due esempi siano di difficile
comprensione, mentre non lo è la semplice risposta: "no, non ho mangiato"
ma questa non ha nulla a che vedere con la doppia negazione logica, si
tratta di una forma retorica, almeno a mio modesto parere
la doppia negazione è sempre affermativa
ma bisogna ben comprendere il valore di questa negazione, che certo non
può essere espresso con "niente", "nulla", "nessuno", "non...alcuno"
quindi quando diciamo "non credo che non possa venire" noi diciamo, con
la stessa retorica di poco fa "credo che possa venire", ma qui c'è di
più, con: "non credo che non possa venire", c'è quel quid che pur nella
"affermazione" esprime un certo grado di imponderabilità, per altro già
"anticipato" dal verdo (credere)e tal modo (congiuntivo)
infine, word stesso "interrogato" sulla stessa frase:
"non credo che non possa venire"
"suggerisce" testualmente
- L’uso di due “non” vicini è inutile e brutto; si consiglia di
toglierli e riformulare la frase. Sostituire 'non credo che non' con
'credo che'-
so che word non è altamente affidabile come tutti i word processor, in
questo genere di suggerimenti, ma è certo che i grammatici che lo hanno
formulato dànno per scontato il valore affermativo della doppia negazione
mi dispiace per questa lungaggine, nessun intento pedissequo, nessuna
ambizione, solo desiderio di approfondimento e confronto
ciao
amarty