Discussione:
grammatica del dialogo
(troppo vecchio per rispondere)
magister ludi
2008-08-30 16:06:08 UTC
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ciao a tutti

da tempo sto cercando qualche testo che spieghi chiaramente (e possibilmente
in modo sistematico) le regole per scrivere dialoghi.

mi riferisco proprio ai dubbi più semplici che possono sorgere: come si
gestisce la punteggiatura dentro e fuori le virgolette? quando, dopo la
chiusura delle virgolette, si mette il punto (o la virgola)? quando si
riprende il discorso con la maiuscola? e via di questo genere.

ho consultato diversi testi di grammatica a livello scolastico ma non c'è
traccia significativa di queste cose.

finora la lettura di romanzi o racconti di diversi autori e case editrici
non mi ha aiutato: eccezion fatta per poche regole di base, sto arrivando
all'infelice conclusione che ognuno procede a modo suo!

qualcuno conosce dei testi decenti su questo tema? o magari qualche sito?

grazie
Votarxy
2008-09-20 00:37:09 UTC
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Post by magister ludi
ciao a tutti
da tempo sto cercando qualche testo che spieghi chiaramente (e possibilmente
in modo sistematico) le regole per scrivere dialoghi.
mi riferisco proprio ai dubbi più semplici che possono sorgere: come si
gestisce la punteggiatura dentro e fuori le virgolette? quando, dopo la
chiusura delle virgolette, si mette il punto (o la virgola)?
parere personale ma forse nemmeno troppo: la punteggiatura finale va
di solito all'interno delle virgolette ("In bocca al lupo!" disse la
mamma a Cappuccetto Rosso mentr'ella andava a trovare la nonna) tranne
quando le stesse sono usate come citazione più che come dialogo (e
questo esula dal tema di partenza, ovvero "le regole per scrivere i
dialoghi", giusto?)
Post by magister ludi
quando si
riprende il discorso con la maiuscola?
tendenzialmente sempre, ma vi sono eccezioni ("Amo il prossimo mio
come me stesso" - citò il giovane affetto da depressione cronica -
"perciò ho deciso di ammazzarlo adesso!"). in proposito, quando un
discorso viene spezzato a metà dal commento dell'autore preferisco che
le virgolette siano chiuse e poi riaperte, ché altrimenti rischio di
interpretare i trattini come intermezzi di chi sta parlando e non note
"didascaliche", a tutto danno della comprensione immediata.
Post by magister ludi
finora la lettura di romanzi o racconti di diversi autori e case editrici
non mi ha aiutato: eccezion fatta per poche regole di base, sto arrivando
all'infelice conclusione che ognuno procede a modo suo!
gusti personali a parte, penso che molto più che un saggio
sull'argomento possa fare leggere romanzi di gente che consideri
sicuramente abile nella scrittura, e possibilmente non vittime della
traduzione in italiano da altre lingue, che soprattutto per i best
sellers fa danni tremendi. vabbè, già i best sellers spesso fanno
danni tremendi (non faccio nomi ma i suoi romanzi trattano di una
bella ragazza e di un bell'uomo impegnati in una sorta di caccia al
tesoro in giro per qualche continente - di solito europeo - mentre
sinistre organizzazioni ignote ai più complottano per i loro affari e
a danno della popolazione mondiale pur se con qualche orientamento
lodevole. ah, l'assassino ha un qualche difetto fisico!).

potresti provare qualcosa di umberto eco, come baudolino o il pendolo
di foucault.
o - contravvenendo a quanto scritto su - "infinite jest" di david
foster wallace buonanima che tanto dispiacere mi ha dato pochi giorni
or sono.

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